Stardew Valley: il videogioco che avvicina i bambini all’agricoltura

Nel mondo digitale in cui viviamo, i videogiochi hanno guadagnato la totale popolarità tra bambini e adolescenti. Mentre alcuni genitori potrebbero essere preoccupati per il tempo trascorso davanti agli schermi, un nuovo filone di giochi sta emergendo per dimostrare che il tempo dedicato al gaming può essere più che semplice svago: i videogiochi educativi, infatti, stanno spianando la strada per una nuova forma di apprendimento.

In particolare, l’agricoltura, una delle attività più antiche e a oggi purtroppo sottovalutate, sta trovando il suo spazio anche all’interno dei videogiochi offrendo ai bambini l’opportunità di esplorare le dinamiche dell’agricoltura in modo coinvolgente e divertente, aprendo porte verso la conoscenza delle pratiche agricole e dell’importanza dell’agricoltura nella nostra società.

Un esempio di videogioco educativo su questo tema è Stardew Valley, gioco sviluppato da Eric Barone completamente da autodidatta e al quale ha dedicato ben quattro anni e mezzo per ultimarne la realizzazione. Il gioco inizia in un triste e grigio ufficio, ma per fortuna ai viene improvvisamente catapultati in uno scenario incantato fatto di amicizia e agricoltura. All’interno del gioco ci si deve dedicare alle coltivazioni e al raccolto, vendere poi i prodotti, acquistare materie prime e avviare una piccola fattoria. A questo si aggiungono misteri da svelare e tanti personaggi incredibili. Il gioco, poi, ha anche un’ambizione ancora più alta oltre quella di avvicinare i giovani al mondo dell’agricoltura: incentivare quello che Barone definisce capitalismo coscienzioso. In Stardew Valley, infatti, seguire i propri sogni, creare dei rapporti genuini e aiutare i vicini regala all’interno del gioco una vita migliore rispetto allo scegliere la strada dell’avidità”. 

Fonte: https://apps.apple.com/it/story/id1437369473

Pagina ufficiale di Stardew Valley: https://www.stardewvalley.net/